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Ecogest SPA aumenta del 20% la retribuzione dei propri uomini impegnati lungo il sistema infrastrutturale italiano in questo difficile momento, unitamente ad azioni diffuse di welfare aziendale


27 Marzo 2020

Ecogest SPA aumenta del 20% la retribuzione dei propri uomini impegnati lungo il sistema infrastrutturale italiano in questo difficile momento

MOLINARI: “DIAMO UN SEGNALE CONCRETO DI AIUTO A FRONTE DELLE VANE PROMESSE DEL GOVERNO. DOPO L’EMERGENZA SARÀ TEMPO PER UNA NUOVA INIZIATIVA ASSOCIATIVA”.

Ravenna – Ecogest spa, per espresso desiderio dei suoi azionisti, ha disposto a partire dal mese di Marzo, l’aumento degli stipendi del + 20 % sulla retribuzione netta per tutto il proprio personale operaio, che sta lavorando lungo le autostrade d’Italia.

Gli azionisti hanno anche indicato al CdA di provvedere ad accantonare somme utili al sostentamento delle famiglie dei lavoratori per l’eventuale assenza dal posto di lavoro e per il pagamento delle spese scolastiche di tutte le famiglie dei dipendenti. Tale ultima disposizione, valida per tutto il 2020, viene resa possibile anche grazie al sostegno dei programmi di assistenza di Banca Intesa, ai quali l’azienda aveva precedentemente aderito per le cosiddette azioni di welfare.

 

Non possiamo rimanere in silenzio, rispetto ai proclami di Governo in materia di assistenza alle imprese ed ai cittadini, che per la nostra azienda sono sostanzialmente nulli; se lo Stato non fa niente, noi tutti imprenditori abbiamo il dovere di sostenere l’economia derivata dalle nostre attività, seguendo la filiera fino in fondo e senza preoccuparci, in questi difficili momenti, dei nostri conti economici e di bilancio”. Questa in estrema sintesi, la ferma presa di posizione della famiglia Molinari, unica azionista dell’Azienda, impegnata in prima linea per mantenere operativa la funzionalità della Ecogest in questo momento drammatico.

 

La famiglia Molinari ha altresì voluto annunciare che, passata questa fase drammatica per tutto il Paese, è intenzionata ad impegnarsi in maniera pubblica, nella tutela delle imprese che operano nel settore delle manutenzioni autostradali, filiera produttiva che non ritrova alcun supporto da parte di associazioni di categoria, troppo impegnate a fare politica, ma poco attente ai bisogni reali delle aziende del comparto, dimenticando che sono proprio queste aziende a garantire alle concessionarie autostradali italiane, ed anche al sistema infrastrutturale pubblico, tramite Anas SpA, il mantenimento degli standard di sicurezza stradale ed autostradale in conformità alle normative europee vigenti.

 

“Stiamo acquisendo una notevole esperienza ed interazione con i mercati esteri e ci siamo resi conto dell’assoluta assenza, in questo settore, dell’attenzione dell’opinione pubblica e delle associazioni presuntivamente addette alla tutela delle piccole e medie imprese – sottolinea Valerio Molinari, azionista di riferimento di Ecogest – Il mercato delle manutenzioni stradali ed autostradali supera di gran lunga il miliardo di euro annuo e nessuno se ne occupa: senza di noi le strade e le autostrade sarebbero al collasso. E’ ora di alzare la testa e sopperire alle gravissime inadempienze del sistema associativo italiano.

Non sarà l’ennesima associazione di categoria che si accoda ai diktat delle grandi organizzazioni datoriali, ma sarà la voce vera ed autentica di una parte reale della produzione del PIL italiano, rappresentato da migliaia di piccole e medie imprese italiane”.

 

Dall’inizio della pandemia, l’azienda di Ravenna non si è fermata un solo giorno ed ha garantito il mantenimento dei programmi manutentivi lungo le 12 concessionarie autostradali italiane, e lungo le strade statali di quattro compartimenti regionali Anas per complessivi 6.300 km di strade, sostenendo quotidianamente significativi costi di protezione sanitaria individuale e di disinfezione dei propri mezzi ed attrezzature, e provvedendo, a proprie spese, a garantire vitto ed alloggio al proprio personale, anche straniero, in trasferta, che ha rinunciato al ricongiungimento con i propri cari pur di garantire continuità alla struttura operativa, sicurezza agli utenti e per tutelare il proprio stipendio.