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Business in crescita e visibilità oltre confine. Linee guida del gruppo Molinari per la crescita internazionale


3 Maggio 2017

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Prosegue la crescita sui mercati stranieri dell’azienda di riferimento della famiglia Molinari che, attraverso la propria Holding, controlla Ecogest SpA e le società di diritto estero stabilmente presenti sui mercati di Turchia, Polonia e Romania.

Dopo l’apertura degli azionisti ad un CdA allargato al proprio management, per condividere al meglio le strategie commerciali e la visione di prospettiva, Ecogest SpA incrementa la propria attività commerciale oltre confine puntando alla sinergia con altre aziende del settore infrastrutturale.

Accantonati da ben tre esercizi, i focus sugli appalti di manutenzione legati al mondo della pubblica amministrazione italiana, scelta saggia fatta nel 2013 dopo un momento di crisi sui crediti “rischiosi” che avevano minato la patrimonialità del gruppo, l’azienda ha investito oltre 1 mln di euro nello scorso triennio per attivare i processi di internazionalizzazione che la vedono oggi come uno dei protagonisti più importanti sui mercati italiani ed europei con oltre 3800 km sotto diretta manutenzione e prossima al raggiungimento dei primi 100 Km sulla rete europea. Un modello artigianale trasformato in un processo innovativo e tecnologicamente industrializzato che punta ai mercati dell’Est Europa in fase di sviluppo, ai Paesi del Medio Oriente ed al continente americano.

Valerio Molinari, azionista di riferimento del gruppo, raccolto il plauso dell’azienda e dei suoi manager per il lavoro fatto in questi ultimi tre anni e dopo il raddoppio del fatturato ed il raggiungimento di una posizione di leadership sul mercato interno, sta ora sondando gli scenari commerciali possibili oltre confine e sta definendo le eventuali possibili acquisizioni di aziende italiane del settore che per vari motivi si stanno disimpegnando dal mercato nazionale.

Il board appena insediato ha ricevuto ampia delega dagli azionisti in tal senso e l’agenda di sviluppo internazionale guarda principalmente a Stati Uniti, Serbia, Moldavia, Francia, Nord Africa, Penisola Araba e naturalmente Turchia, Polonia e Romania con un budget di oltre 1 mln di euro da investire per il prossimo triennio sui mercati stranieri

“Abbiamo chiaro – dice Molinari –  che tutte le nostre iniziative sono figlie di una visione indipendente dal meccanismo di accompagnamento finanziario che dovrebbe supportare gli startup all’estero; per questo motivo nelle ultime settimane sono state completate alcune dismissioni su assett non strategici e sono in corso di alienazione altri assett patrimoniali che consentiranno alla Holding di finanziare direttamente le attività all’estero. In Italia –conclude Valerio Molinari – la media impresa è orfana del sistema bancario alle prese con numeri spesso negativi che non impiega più nulla se non in cambio di vincoli inapplicabili per la logica d’impresa italiana; oltre confine esistono invece fondi di investimento dinamici ed aggressivi, in grado di dare la giusta spinta operativa a quei soggetti in possesso di potenzialità imprenditoriali significative. In questo senso, già nel mese di maggio si avvieranno le prime missioni in Italia da parte di due potenziali investitori provenienti dal quadrante mediorientale che visiteranno l’azienda ed i suoi cantieri lungo le autostrade italiane”.

Intanto nel primo trimestre del 2017  il portafoglio Italia è cresciuto di circa 3,4 mln di euro, mentre quello estero è pari a 0,9 mln.