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ECOGEST SpA deposita il bilancio 2017 tra le prime aziende in Emilia-Romagna.


13 Marzo 2018

ECOGEST SpA deposita il bilancio 2017 tra le prime aziende in Emilia-Romagna.

Gli azionisti: “Scelta di trasparenza ed in linea con gli standard europei. Ottimi risultati che necessitano della volontà del sistema bancario per sostenere la crescita. Aperti al mercato degli investitori italiani e stranieri per nuove acquisizioni e processo internazionalizzazione”.

RAVENNA – In data 9 marzo il cda di Ecogest SpA ha approvato il bilancio di esercizio 2017 che è stato depositato entro i tempi rigidamente stabiliti dalla policy aziendale e che rafforza un significativo primato di trasparenza per l’azienda ravennate, tra le prime in regione a depositare l’importante strumento finanziario.
E’ infatti una prassi oramai istituzionalizzata internamente, quella di depositare il bilancio di esercizio entro dieci settimane dalla chiusura annuale; una scelta utile a fornire tempi idonei al sistema bancario per valutare l’operato della azienda e sostenerne lo sviluppo.
Un anno difficile, caratterizzato dall’assenza totale del sistema che dovrebbe rivolgersi a supporto delle PMI, sempre meno disponibile e propenso a sostenere chi, come Ecogest e tante altre aziende che costituiscono il vero tessuto connettivo del Paese, crea indotto e posti di lavoro, al di là di ogni valutazione “spersonalizzata” dei sistemi informatici.
Queste le considerazioni a margine dei soci che, anche quest’anno, non solo hanno deciso di non ripartire utili agli azionisti, ma hanno distribuito il 4% dell’EBTDA a tutti i loro dipendenti ed hanno innalzato le retribuzioni di molte risorse interne alla società, come segnale di apprezzamento e conferma dei principi di meritocrazia che animano l’anima di questa azienda in continua evoluzione.

Qualche dato aiuta a capire meglio gli sforzi degli ultimi tre esercizi:

+ 18.74 % RICAVI COMPLESSIVI (2016 – 2017)

+ 24,15 % EBTDA (2016- 2017)

+ 52,56 % UTILE NETTO

– 19,24 %  INDEBITAMENTO VERSO IL SISTEMA BANCARIO  (2016 – 2017)

+ 35,51 % risorse umane (2016 – 2017)

+ 11,60 % ricavi estero (2016 – 2017)

“L’azienda guarda fuori dai confini nazionali – hanno dichiarato il CEO Michela Nanni e Valerio Molinari, azionista di riferimento del gruppo – attesi i ristretti margini di crescita in Italia e, soprattutto nel nostro settore, se non, attraverso una diversificazione, che può essere presa in esame attraverso specifiche operazioni di partecipazione o controllo in aziende che svolgono servizi paralleli ai nostri. Abbiamo già iniziato questo percorso sul mercato e stiamo elaborando alcune proposte per altrettanti players di medie dimensioni e non escludiamo aggregazioni strategiche così come stiamo valutando l’ipotesi di emettere un bond di medio rendimento, per favorire gli investimenti di sviluppo all’estero e modellare, nel medio-lungo periodo, gli impegni finanziari assunti in passato, anche forzatamente, rispetto alla crisi che ci toccò in maniera importante tra il 2010 ed il 2012. Puntiamo all’estero, abbiamo in apertura la nostra sede francese dopo la presenza già consolidata in Polonia, Romania e Turchia, siamo prossimi a scommettere sulla Scandinavia e sulla Penisola Iberica, e proseguiamo l’internazionalizzazione, iniziata quattro anni fa, verso altre nazioni Europee ma anche fuori dal continente. La nostra forza sono i nostri uomini che hanno reso questa piccola azienda di famiglia non solo un’eccellenza del made in Italy del settore ma che oggi inizia ad essere una realtà conosciuta in Europa. Per queste ragioni crediamo interessante aprirci al mercato degli investitori italiani ma soprattutto stranieri, approfittando della dimensione europea acquisita dall’azienda, nella consapevolezza che si tratta di un business che non solo non ha confini ma, è un servizio, che consente la risoluzione di molti problemi legati alla manutenzione delle infrastrutture di trasporto, ovunque nel mondo, rappresentando un’eccellenza tutta italiana”.