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Il cda approva la semestrale di Ecogest. Fatturato in crescita, riduzione spesa e riorganizzazione assetti holding Tcm


6 Luglio 2015

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I dati di bilancio del primo semestre di attività di Ecogest, come da nota interna diffusa, confermano le proiezioni del business plan 2015 – 2017, con una crescita di fatturato nel corso dei primi sei mesi dell’anno, pari al + 8,10 %  rispetto allo scorso semestre di riferimento. La politica di contenimento e razionalizzazione della spesa, messa in atto già nel corso del 2014, conferma la tendenza positiva con significativi segnali di equilibrio crescente tra i valori di fatturato e di indebitamento complessivo. I costi di esercizio sono stati confermati, con una leggera tendenza al ribasso, eccezion fatta per i costi di approvvigionamento dei carburanti e delle materie prime che in maniera discontinua hanno comunque incrementato dello 0,4 % i valori rispetto al precedente esercizio. Altro importante dato, approfondito dal CdA durante l’esame della semestrale,  riguarda la riduzione degli oneri finanziari derivata da una significativa riorganizzazione dei rapporti con il sistema bancario. Il portafoglio lavori, incrementatosi delle recenti acquisizioni in ambito infrastrutturale, porta l’azienda ad essere presente su 9 diverse concessionarie autostradali ed in 11 regioni italiane che, sostanzialmente,  coprono l’intero quadrante del Nord-Ovest ed una prima parte del quadrante Nord-Est, arricchito dall’acquisizione della tratta Tirrenico–Adriatica A24-A25 che sposta gli interessi del gruppo verso la dorsale adriatica. In portafoglio non sono presenti, se non per numeri scarsamente significativi, contratti con la Pubblica Amministrazione per una chiara ed univoca scelta, confermata ampiamente dai soci già lo scorso anno, di non partecipare a pubblici appalti, al fine di tutelare la solidità finanziaria della società visto i ritardi nei pagamenti e l’intollerabile sistema di aggiudicazione. Tale orientamento sostanziale permarrà fino a quando non sarà rivista la vigente legge sugli appalti che, allo stato attuale, confermando il criterio pressoché unico di assegnazione attraverso il massimo ribasso, porta il mercato dei servizi ad offrire sconti superiori in media al 62,00 %. Ribassi che, senza alcun intervento da parte degli organi di controllo, non consentono la corretta esecuzione delle opere e soprattutto gli adempimenti connessi al fisco, ai diritti ed alla sicurezza dei lavoratori, alterando in maniera significativa le regole del libero mercato. Il secondo semestre 2015 sarà dedicato alle attività commerciali con focus specifici sulle reti autostradali private della Lombardia e di Autostrade per l’Italia – gruppo Atlantia, mentre per quello che riguarda l’ipotesi di acquisizione di società operanti nel settore delle costruzioni stradali sono in fase di approfondimento e di studio alcune ipotesi di aggregazione. Un altro importante risultato economico raggiunto, riguarda anche l’ottimizzazione dei costi derivanti dall’apertura delle branch straniere nei mercati del Est europeo, mentre per quello che riguarda l’andamento della controllata turca, che ha chiuso il suo primo bilancio, è stata confermata la piena disponibilità e fiducia degli azionisti ad incrementare l’investimento mediante un diretto intervento di equity senza sostegno del sistema creditizio, a conferma del fatto che la visione di mercato ipotizzata lo scorso marzo 2014 trova riscontro nelle attività fino ad oggi svolte sotto il controllo attento e puntuale del CEO Valerio Molinari. Allo stato attuale il valore del 2% del fatturato dell’esercizio 2015 è stato confermato quale quota destinata alle attività commerciali sui mercati stranieri, che hanno ben recepito la presenza dell’azienda già impegnata in diversi tender molto importanti sul panorama infrastrutturale europeo. In questi giorni, inoltre, è stata completata la prima fase del progetto di ristrutturazione degli assett della holding di riferimento per la famiglia Molinari e, nel secondo semestre, si chiuderà il processo di ottimizzazione del Gruppo, attraverso la propria holding TCM group. È stata altresì confermata l’intenzione di procedere all’acquisizione del rating di legalità e all’attivazione delle procedure operative per l’adozione del modello organizzativo secondo l’ex.D.Lgs. 231/2001.